Riforma protestante e alfabetizzazione
Nel mondo scolastico c'è stata un'accanita concorrenza tra il mondo protestante e cattolico.
La teologia luterana aveva una concezione dell'uomo pessimista, di derivazione agostiniana, Lutero credeva che l'essere umano fosse corrotto, ma è avvolto dal mantello protettivo di cristo.
I protestanti sottolineano la responsabilità dei singoli nel percorso di salvezza, che poteva crescere se l'individuo conosceva la parola di Dio nella Bibbia. Lutero tradusse in tedesco, gettando così anche le basi della lingua tedesca nazionale, facendo un'operazione di unificazione linguistica.
La riforma protestante produsse importanti conseguenze per l'alfabetizzazione. Lutero stesso sollecitò iniziative pubbliche per l'apertura di scuole, e si rivolse ai padri di famiglia con una predica sul loro dovere di istruire i figli.
la necessità che il fedele leggesse direttamente i testi sacri senza necessità della mediazione dei sacerdoti sviluppò il semialfabetismo; cioè essere in grado di comprendere un testo scritto senza saper scrivere.
In questo periodo si sviluppano le scuole familiari, scuole in cui era compito dei genitori insegnare a leggere ai figli per accostarli ai testi sacri.
I calvinisti impartivano un'educazione rigida ai bambini, perché erano creature istintivamente volte al peccato. Le punizioni corporali erano considerate giuste. Tutto era volto a creare dei buoni cristiani.
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