lunedì 6 gennaio 2020

Società acquisitive e rivoluzione agricola (Antropologia)

Abbiamo dovuto formulare diverse forme di adattamento molto diverse tra loro a seconda del luogo in cui viviamo. Ognuno ha dovuto adattarsi a un ambiente particolare, il che ha voluto dire costruire utensili differenti per sfruttare l’ambiente circostante.
 Per molti secoli l’uomo ha basato la propria sopravvivenza sulla raccolta di frutti selvatici. Le società di questo genere sono dette società acquisitive, hanno terminato di esistere con l’avvento dell’agricoltura. La società acquisitiva prende ciò che la natura offre spontaneamente e quindi a rendimento immediato.
La rivoluzione agricola portò con sé la comparsa della divisione del lavoro e poi la formazione dei primi centri urbani, l’invenzione della scrittura e dei sistemi di calcolo, la nascita di religioni e infine dei primi Stati. Gli antichi cacciatori e raccoglitori cominciarono ad incrociare alcuni esemplari di piante per addomesticarle, e per quanto riguarda gli animali, le capre e le pecore insieme ai cani sono i primi animali a essere addomesticati. Nella società di agricoltori il lavoro non è a rendimento immediato ma differito. Mentre il cacciatore si sposta continuamente i coltivatori devono aspettare il frutto del proprio lavoro.

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